Una nuova vita da pensionato in Thailandia

Da meta esclusiva di turisti a paradiso degli anziani. Grazie al suo clima, alle sue meravigliose spiagge e a un costo della vita basso, la Thailandia sta conquistando sempre più pensionati italiani. Da molti anni, infatti, nel Paese esiste un apposito tipo di visto detto “da pensionato”.

È il “Non Immigrant O-Ache viene emesso a persone di età minima di 50 anni e inizialmente offre la possibilità di rimanere nello Stato del sud-est asiatico12 mesi se in presenza di determinata documentazione che giustifica una certa condizione economica.

I cittadini stranieri che superano quell’età e vogliono trasferirsi non devono far altro che richiedere un visto per residenti temporanei. È necessario però avere la fedina penale pulita, non presentare alcuna malattia infettiva e, infine, un conto bancario di almeno 20mila euro.

Le domande vanno presentate esclusivamente alle sedi consolari thailandesi che si trovano nel paese di cui è cittadino colui che ne fa richiesta. Il visto rilasciato ha una durata di 90 giorni e può essere prolungato fino a una durata di un anno direttamente in Thailandia.

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Per viverci, poi, basta davvero poco. Il basso costo della vita e i prezzi convenienti attirano sempre più pensionati che non temono di abbandonare i confini europei e vogliono cambiare radicalmente vita in un posto economico.

Con mille euro al mese si può condurre un’esistenza serena e agiata. In un ristorante di qualità, ad esempio, una bistecca con patatine fritte costa complessivamente 3 euro, mentre per comprarsi una camicia o un paio di pantaloni non si spendono più di 5 euro e la bolletta media supera di poco i 10 euro. Il costo di una baguette è di 0,50 centesimi e quello di un litro di benzina è fermo sulla soglia degli 0,80 centesimi di euro.

Ottimi anche i prezzi degli immobili. Una villetta vicino alla spiaggia può costare anche solo 38 mila euro. Ne bastano invece 40/80 mila per un appartamento in un residence. Costa solo 150 mila euro una villa grande 150 metri quadri e dotata di un giardino ampio 400 metri.

Prezzi modici anche per gli affitti: con 80/100 euro al mese mensili si può affittare una casa in una palazzina. Trecento euro per una villetta e 600 euro per un appartamento in un residence con piscina. Non male. A Pattaya e Phuket si compra a partire da 1.000/1.500 euro al metro quadro. Proprio a Phuket si concentra la comunità di italiani che ha deciso di godersi la pensione in uno dei posti più incantevoli del mondo. Attualmente se ne contano 350, duecento più rispetto a tre anni fa. Anche Pattaya è una delle mete più ambite così come Koh Tao, un’isola incontaminata ma dotata di diverse infrastrutture.

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Per chi vuole un ritmo di vita tranquillo e senza pensieri altra destinazione è Koh Pangan. Questa isoletta si trova nel golfo della Tailandia, ad est del Paese, vicino alla più famosa Koh Samui. Anche se territorialmente è di piccole dimensioni, Koh Pangan ha molto da offrire: giungle e cascate all’interno, templi, centri yoga e meditazione e, ovviamente, spiagge paradisiache. Non a caso in passato Koh Pangan era un ritrovo hippies: oggi ne resta traccia nei centri yoga e nella grande attenzione alla cucina vegana. Per lo stile di vita rilassato non stupisce che venga scelta da molti turisti di una certa età, italiani e non, per trascorrere la pensione all’estero.

E poi naturalmente c’è la capitale, Bangkok. Se il mare non è la vostra priorità e invece siete attratti dalle grandi città, non avrete difficoltà ad ambientarvi qui e di certo non vi annoierete mai. Bangkok è un paradiso per gli amanti dello shopping e della buona cucina. Si tratta, come noto, di una città molto caotica ma questa vivacità è proprio parte del suo carattere.

La scelta è davvero ampia e variegata. Inoltre, uno dei vantaggi del Paese, insieme allo speciale visto per gli over 50, è l’accordo contro la doppia imposizione fiscale. Sono già molti anni che l’Italia e la Thailandia hanno firmato e ratificato un accordo contro la doppia tassazione.

Se siete titolari di pensione italiana potete infatti far richiesta di accredito in Thailandia dell’importo lordo che verrà tassato secondo il trattamento fiscale locale che è nettamente più vantaggioso di quello italiano. Il processo per vedersi accreditata la pensione all’estero è in tutti i casi abbastanza noioso, potrebbe quindi essere una buona idea affidarvi a un consulente legale per espletare tutti i passaggi nel modo giusto.

Altro aspetto da non sottovalutare è il clima. Qui fa sempre caldo, volendo anche troppo, potrete quindi dimenticarvi di cose come gli indumenti pesanti, le bollette del riscaldamento, le strade ghiacciate e le buie giornate invernali dove il sole cala già dopo le prime ore del pomeriggio.

E infine il cibo. Nei grandi centri è possibile trovare cucine di tutto il mondo, compresi alcuni ottimi ristoranti italiani. Insomma se state pensando di trascorrere quella che per molti pensionati è una seconda vita, la Thailandia potrebbe fare proprio al caso vostro.

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Di Enza Petruzziello