La ricchezza di Montecarlo

Quando viaggi per il mondo non puoi semplicemente “fare le cose”. Ci sono regole. Non provare a far ridere una ragazza Tedesca, i tedeschi non ridono. Non indossare occhiali da sole in Scozia, in Scozia non c’è il sole, gli Scozzesi non l’hanno mai visto, non sanno a che servono gli occhiali da sole e quindi finiresti con l’essere scambiato per una spia Svizzera. Non parlare di calcio con un Romano prima di avere accuratamente verificato se tifa Roma o Lazio. E non provare a sembrare più ricco di quel che sei a Montecarlo.

Vedete, ci sono molto livelli di lusso, il concetto di ricchezza e benessere economico può variare. Quindi sono più che sicuro che guidare una Fiat 500 potrebbe essere visto come un gesto di classe da qualche parte nel mondo. Più che altro perché le persone penserebbero che quella sia la tua seconda o terza macchina, quella che usi per divertirti, gli verrebbe da immaginare che tu fossi stanco di guardare i soldi aumentare, la giornata era troppo soleggiata per la tua solita Porsche 911, quindi hai deciso di prendere la più giovane e fresca Fiat. In molti posti al mondo ti godresti la gioiosa e leggermente invidiosa ammirazione degli altri, ma qui a Montecarlo, ci sono fili d’erba più vistosi della Fiat 500. Sto guidando sulle strade panoramiche che portano al centro della città, ammirando le ville che rendono la vista ancora più spettacolare. Aston Martin, Ferrari, Porsche, un’altra Aston Martin, ancora una Ferrari, Bentley, Porsche di nuovo. Questo è il parco auto che vedo parcheggiato dietro i cancelli di quelle ville. Già. Per gli standard di questa ridente cittadina, sono piuttosto al verde.

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Ogni posto al mondo, ogni destinazione e città ha una personalità. Londra è David Niven, elegante e “Britannico”; New York è un po’ come Jay-Z, molto importante ed internazionale, questo luogo è come Donald Trump, ricco da fare schifo.

Montecarlo è il cuore, anche se non la capitale ufficiale, del Principato di Monaco, un piccolo stato sovrano situato geograficamente in Francia. Non fa ufficialmente parte dell’Unione Europea, sebbene condivida molte regole e norme con gli altri stati membri. La moneta è l’Euro, non c’è una dogana, ogni cittadino Europeo può liberamente accedere e lavorare a Monaco e viceversa, ma in realtà, si governano da soli; Monaco è un paradiso fiscale, non ci sono imposte dirette sui cittadini, il gioco d’azzardo non solo è legale ma addirittura contribuisce e finanzia lo stato e vige il segreto bancario.

Purtroppo, però, mentre scendo per queste strade tortuose il mio telefono perde la linea e non posso continuare a riempirmi la testa di dati presi da Wikipedia.

E’ ora di esplorare la città per davvero.

Dopo una splendida discesa arrivo finalmente sulle strade sul mare nel centro città, ero così occupato a pensare alla sua storia e alle curiosità a riguardo da non essermi accorto che sto guidando sul circuito cittadino di F1 di Montecarlo. Con una Fiat. Fari allo xeno mi abbagliano dallo specchietto retrovisore, è una Lamborghini Murcielago verde pistacchio. Beh, potrebbe andare peggio, potrebbe esserci una Veyron.

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Come mi avvicino alla famosa curva del Fairmont Hotel vedo un pallino rosso sullo specchietto retrovisore e, proprio mentre penso che sia solo un’altra noiosa, sento un suono come se fosse esplosa una bomba ed il pallino rosso adesso è molto più grosso. E’ davvero una Bugatti Veyron, il numero di dita delle mie mani è probabilmente inferiore al numero di persone che posseggono quell’auto nel mondo.

Parcheggio la mia 500 in uno dei numerosi parcheggi sotterranei e poi esco fuori.

E’ una bella giornata, il sole splende alto e luiminoso, il mare è blu, e Victoria Silvstedt mi è passata accanto camminado.

“Oh mio Dio, era lei davvero?”

La seguo, cercando di non correre, per vedere se è davvero lei. Troppo tardi. Appena giro l’angolo lei se n’è andata, una Mercedes nera è scivolata via sull’asfalto come pattini sul ghaccio. O piuttosto come una modella nuda bionda su olio per massaggi.

Sono le 2 del pomeriggio, ho guidato per quattro ore per arrivare qui, sto morendo di fame c’è un bar molto attraente e figo vicino alla spiaggia. Provo ad immaginare quanto sia costoso. Parecchio, tirando a indovinare. Comunque, fatto cento, facciamo trecentomila. C’è solo un problema se vuoi mangiare a Montecarlo: qui si parla Francese. Sapete come sono i Francesi, no? A meno che non parliate la loro lingua perfettamente, faranno finta di non sentirvi. Fortunatamente questo è un posto sofisticato, il cameriere è gentile e sa che non è elegante comportarsi come il solito Francese maleducato. Prende il mio ordine. Uova fritte, un po’ di formaggio, insalata, patatine fritte e mezza baguette. Dopo un po’ di tempo, torna ed io scopro che o il nostro Inglese non è così buono come pensavamo, oppure ho fatto un grosso errore supponendo che i Francesi non abbiano il senso dell’umorismo. Ce l’hanno. Vedete, quando ordinate qualcosa al ristorante in un’unica portata, vi aspettate che arrivi tutto insieme, apparentemente i “Monte – Carlesi” non la pensano così perché il cameriere gentile mi ha portato le uova. E l’insalata. E le patatine. E la baguette. E un po’ di formaggio. In quest’ordine e con un distacco di cinque minuti l’uno dall’altro. Pago caro il mio pranzo, letteralmente, e passo il resto della giornata sulla spiaggia e camminando sul lungomare.

Sono stato in molti posti e non ho mai visitato un luogo così straordinario. Puoi letteralmente respirare il brillante e luminoso bagliore di questo posto, il mare è probabilmente fatto di diamante, il formaggio dentro i panini è stato rimpiazzato con l’oro e molte mucche sono servite ad arredare e rivestire le poltrone degli hotel e i sedili delle numerose Ferrari che circolano per queste strade. E non sto parlando di mucche normali, si tratta di mucche con altissimo livello d’istruzione, mucche professioniste. Qualche consiglio di viaggio? Sì. Solo uno a dire il vero. Montecarlo richiede una certa preparazione, quindi se sei un uomo e vuoi andare lì, rimedia la più bella ragazza che puoi (preferibilmente bionda) e l’auto più bella che puoi trovare, se sei una donna invece, rimediati un calciatore o David Beckham (che non è la stessa cosa).

Alessandro

saettavincialessandro@yahoo.it