Per mia fortuna, decenni di duro lavoro, impieghi sempre ben pagati, una certa attitudine al risparmio e propensione agli investimenti mi hanno dato negli ultimi 10 anni la possibilità di soddisfare buona parte dei sogni dell’uomo contemporaneo, belle auto, viaggi da sogno, villa con giardino, oggetti hi-tech etcc… .

Tutto questo fino a quando mi sono accorto che possedere cose materiali non era il mio sogno.

Così nella mia mente si è delineato il sogno autentico. Il sogno autentico è un disegno che sono riuscito a cogliere solo in alcuni momenti della mia vita come un puzzle che mi è stato svelato a tratti, un pezzo dopo l’altro, ma alla fine tutto ha assunto contorni più definiti.

Nel corso degli anni ho sempre ascoltato i segnali che mi sono giunti dall’esterno e che mi hanno man mano indicato la strada e lentamente nella mia mente ho messo a fuoco il progetto ed ho scoperto un diverso scopo di vita.

Ogni giorno ho raccolto messaggi e stimoli, li ho ascoltati e mi sono lasciato trascinare dai sogni.

A seguito di diverse difficoltà e dolori ho scoperto valori diversi, ho compreso il significato della vita ed ho capito che questo sogno non poteva rimanere tale.

Ho capito quale terribile senso di colpa avrei potuto provare qualora ormai vecchio e stanco, avessi dovuto fare un bilancio della vita e rimpianto di non aver realizzato il mio sogno.

Anche se negli anni mi sono a volte trovato di fronte a strade diverse, spesso difficili, ho fortunatamente avuto sempre fiducia in me stesso, un po’ presuntuosamente ho sempre pensato di meritare più di quello che avevo ed ora so di non voler rinunciare a cogliere questa nuova sfida che la vita mi mette di fronte.

Non so in anticipo il reale esito della mia scelta, ma sono certo che andrò avanti, magari da solo, senza voltarmi indietro, cercando di gioire e godermi le cose buone che mi accadranno, di perdonarmi gli eventuali errori, di sorridere agli altri a cuore aperto, senza pensare alle cose materiali.

Qualche saggio orientale dice che:

…la vita è come un carretto, più cose ci carichi sopra, più sarà pesante, più sarà lento, più sarà lungo arrivare alla conoscenza del vero senso della vita…
Dal mio carretto molte cose sono state scaricate, ma per il mio viaggio dovrò necessariamente contare su una, massimo due valigie.

Su una di queste annoderò lo spago che una volta legò la valigia di cartone dell’emigrato Giuseppe, mio padre.

Il mio viaggio comincerà ed il mio sogno diverrà realtà.Davide Sorrentino scrive sul suo Blog:

http://mollotutto.wordpress.com/