Ho incontrato tanti viaggiatori, parlato con la gente di strada, cenato con italiani all estero e tutte queste esperienze mi hanno cambiato nel profondo. Avrei voluto condividerle com tutte le persone che amo, fargli guardare questa terra con i miei occhi, ma purtroppo mi sono solo limitata a raccontarmi nel mio blog www.chetiporto.it.

Francesca Di Pietro Sudamerica

Durante il mio viaggio e con l’aiuto dei social media ho fatto una ricerca sulla personalità dei viaggiatori, (dimenticavo di dire che sono una psicologa) ne ho intervistati 740, ho sempre pensato che ci fosse una connessione tra la nostra personalità e il viaggio che scegliamo di fare, che in ogni momento della nostra vita ci sia un luogo giusto e una maniera personale di viaggiare. La mia ricerca mi ha dato ragione e questo mi ha fatto ascoltare le persone che mi seguono e mi chiedono consigli in un modo diverso, in un modo nuovo.

Al ritorno dal mio viaggio, ero piena di punti interrogativi, sulla mia vita, sul mio futuro, poi le cose mano a mano si sono schiarite, sono nati tanti nuovi progetti tra cui quello di creare un nuovo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o vorrebbero iniziare a farlo www.viaggiaredasoli.net.

Viaggiare è un po’ come una dipendenza e viaggiare da soli è forse un modo per affermare chi si è, cosi dopo 7 mesi dal mio ritono è cresciuto il desiderio di tornare in questa bellissima terra, e ho deciso di ripartire.

Parlando con la gente, leggedo le email di altri viaggiatori mi sono accorta che le paure legate ai viaggi non sono solo rivolte a se stessi, ma spesso anche rispetto alla meta che si sceglie. La maggior parte dei luoghi del mondo è avvolta da pregiudizi e clichè, quasi sempre fasulli e in questa mia nuova avventura vorrei avere la presunzione di sfatarme qualcuno. Ho deciso di ripartire, per due mesi, direzione Colombia ed Ecuador.

Nel nostro paese queste bellissime terre vivono di una “brutta fama” per quanto riguarda la sicurezza, anche se la situazione politica e sociale sono cambiate negli ultimi 4 anni, l’immagine è sempre legata al traffico della droga e alla violenza. Ovviamente nessuno nega l’esistenza di numerosi problemi, ma si può trovare il modo di viaggiare, vivere delle bellissime esperienze in totale sicurezza…Così ho deciso di documentarlo nel mio viaggio! Di creare un viaggio all’ insegna della sicurezza. Ho scelto un itinerario di massima, sto chiedendo aiuto alle strutture turistiche locali e alla gente del posto agli albergatori per raccontare come godersi questi bellissimi paesi in tutta sicurezza, cosa fare e cosa non fare; anche per una donna che come me viaggia sola. Sono partita da solo una settimana, al momento sono sulle Ande colombiane, sto verificando in prima persona quali siano i trasporti migliori, i quartieri dove alloggiare e quelli da cui stare alla larga, gli ostelli più ospitali e le agenzie che offrono il servizio più sicuro e ne terrò traccia nei miei siti e sui social network con l’ hashtag #SouthAmericaSafe.

Mi auguro che questa mia iniziativa aiuti ad eliminare pregiudizi limitanti e che permettano ad altri viaggiatori di viaggiare responsabilmente in totale sicurezza.

Seguitemi!

Francesca

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