Cliccando sul seguente link www.fondazionemondadori.it/cms/formazione/591, è possibile ottenere maggiori informazioni a riguardo. Oltre i predetti corsi la Fondazione Mondadori ne organizza altri di contenuto editoriale riconosciuti anche a livello nazionale, come confermato da Irene Zanella: “Oltre ad un master in Editoria in collaborazione con l’Università degli studi di Milano e AIE (Associazione Italiana Editori), che ha una posizione leader a livello nazionale, gli altri corsi organizzati dalla Fondazione sono i seguenti: Corso InDesign; Corso Photoshop; Corso Booktrailer; E-book con InDesign; Corso Riviste digitali; E-book con iBooks Author. Attualmente stiamo promuovendo un corso “Scrivere per … l’editoria, l’impresa e il web, la comunicazione”. Questo è il link di riferimento: www.fondazionemondadori.it/cms/formazione/666/scrivere-per. Si tratta di un corso di scrittura non creativa rivolto a giovani laureati e a tutti coloro che desiderino acquisire forti competenze di scrittura e migliorare le capacità di comunicazione nei diversi ambiti lavorativi. Il corso, quindi, intende fornire tecniche e strumenti di scrittura efficaci per i diversi tipi di destinatari, sviluppare le abilità specifiche e la capacità di individuare a chi ci rivolgiamo e che cosa vogliamo comunicare per progettare e comporre un testo coerente e funzionale”.

Per conoscere qualcosa in più sugli e-book, sulla loro funzione, sulle differenze esistenti e quant’altro, abbiamo intervistato Franco Forte, il Direttore Editoriale delle collane da Edicola Mondadori, vincitore del Premio Fiuggi 2012 con il suo ultimo romanzo “Il segno dell’untore”.

Franco cominciamo con la prima domanda per i neofiti: cosa è un e-book?

Banalmente, la versione digitale di un libro. Che può essere letta su dispositivi elettronici come i computer, i tablet, gli smartophone o gli e-reader, cioè degli apparecchi specifici per la visualizzazione delle pagine elettroniche su schermi non retroilluminati, per rendere la lettura il più possibile simile a quella su carta.

Esistono diversi formati?

Sì, certo, perché ci sono dispositivi diversi che lo richiedono. Dal PDF all’epub, addentrarsi nella giungla dei formati non è molto semplice. Diciamo che in base al dispositivo che si possiede c’è un formato specifico che consente agli e-book di essere letti e gestiti.

E-book e futuro: intervista a Franco Forte di Mondadori

Quando e per quale motivo hanno iniziato a prendere piede?

Ormai è da un bel po’ di anni che esistono i libri elettronici, che naturalmente si sono sviluppati in parallelo con la crescita tecnologica che ha contrassegnato lo sviluppo dei computer e dei dispositivi mobili, come i cellulari, gli smartphone e i tablet. In un mondo ormai completamente digitale, era abbastanza scontato che presto anche il libro avrebbe cominciato a diffondersi capillarmente in questo formato.

Quali sono le differenze principali tra un e-book e il classico libro cartaceo?

L’e-book costa mediamente meno della versione cartacea e può essere stipato all’interno di un dispositivo, che può arrivare a contenerne migliaia, liberando spazio dagli scaffali delle librerie di casa. Con gli e-book, poi, è possibile effettuare ricerche su singole parole, tradurle in più lingue, comprenderne meglio il significato grazie ai dizionari installati nei dispositivi di lettura e molto altro. Tutto quello, in sostanza, che si può fare con gli ambienti digitali, come per esempio Internet.

Solitamente quanto costa un e-book?

Dal 30% in meno del suo corrispettivo su carta, fino anche al 70% in meno. Dipende dalle strategie degli editori. Se poi un libro nasce direttamente in e-book, allora intervengono troppi fattori per poter stabilire a priori un possibile prezzo: occorre verificare sul mercato quali potenzialità possiede. In ogni caso, sempre molto meno di qualsiasi libro cartaceo, per cui le spese di stampa pesano in modo decisivo sul prezzo di copertina.

Quali sono i vantaggi e svantaggi per coloro che li scrivono?

Per chi scrive romanzi, non ci sono né vantaggi né svantaggi: si scrive il libro sul computer e poi sarà l’editore a farne un libro elettronico oppure cartaceo. Unico vantaggio per l’autore, il fatto che la percentuale di royalties che percepirà su ogni copia venduta sarà molto superiore rispetto a quelle che vengono assegnate per i libri cartacei (20 o 25% del prezzo di copertina, anziché valori dal 5% al 10%), anche se però il prezzo dell’e-book sarà inferiore a quello di qualsiasi corrispettivo su carta.

E per i lettori?

Il vantaggio principale è quello di poterne disporre subito acquistandolo dal pc o ovunque ci si trovi (con alcuni dispositivi che si collegano agli store e permettono di scaricare anche quando si è in movimento). E poi la possibilità di guadagnare spazio in casa e poter avere sempre con sé migliaia di libri o riviste in un unico dispositivo di ingombro ridotto. Gli svantaggi maggiori sono evidenti: i dispositivi di lettura degli e-book costano ancora parecchio e se cadono per terra possono danneggiarsi, cosa che non succede con un libro cartaceo. E poi, leggere su uno schermo è sempre diverso che leggere la stampa a inchiostro.

Per una casa editrice è più o meno conveniente pubblicare gli e-book rispetto ai tradizionali libri?

L’editore ha molta più convenienza a pubblicare un e-book, certo, perché ha grossi risparmi: non stampa più il libro, non deve dare una percentuale consistente al distributore e al libraio, non deve gestire le rese di magazzino delle copie invendute.

Di solito gli autori sono restii a pubblicare gli e-book? O hanno accolto di buon grado questo mutamento tecnologico?

Gli autori non hanno problemi a pubblicare e-book, se però l’editore riesce a garantire volumi di vendita sufficienti. Al momento non è ancora così, per cui il libro su carta resta la principale fonte di guadagno per gli scrittori. Ma il giorno in cui questo processo si invertirà non è troppo lontano, a mio parere.

Secondo te, il pubblico dei lettori aumenterà o diminuirà in seguito a questa “rivoluzione tecnologica”?

Sta crescendo esponenzialmente mese dopo mese. Si tratta di una crescita vertiginosa che non pare possa arrestarsi tanto presto. Il che, però, non significa che la carta scomparirà. Mi pare che lo scenario a cui andiamo incontro è una sorta di mercato parallelo carta/e-book, con fette di mercato sempre più consistenti per il libro digitale, ma con uno zoccolo duro di acquirenti che vorrà ancora la carta. E che magari acquisterà i libri in entrambi i formati per averli a disposizione in qualsiasi situazione.

Grazie Franco. I tuoi chiarimenti e le tue spiegazioni saranno sicuramente di grande utilità per tutti nostri lettori.

A cura di Nicole Cascione