Come Licenziarsi e Vivere Senza Lavorare

Per licenziarsi e vivere senza lavorare non serve essere ricchi o vincere al Superenalotto, tutto quello che serve è un progetto da realizzare. Francesco, autore del blog smetteredilavorare.it, ci spiega attraverso questa intervista come ha fatto e come può fare chiunque seguendo la strategia che lui stesso ha applicato.

Perché ti sei licenziato?

Ho sempre lavorato per grandi aziende nel campo dell’informatica, che mi obbligavano a raggiungere obiettivi impossibili, a stare per settimane fuori casa e correre per riempire le tasche di dirigenti incompetenti. Ad un certo punto mi sono fermato e mi sono posto la più semplice delle domande: “Sei felice?”. Apparentemente lo ero perché avevo tutto: un lavoro, un posto dove vivere e una certa tranquillità economica, ma in fondo al cuore sentivo di non esserlo veramente.

Quello che mi mancava era la libertà di scegliere ogni giorno cosa fare e cosa essere; ero obbligato a fare tutto il giorno cose che, se avessi potuto veramente scegliere, non avrei fatto, almeno non in quel modo, stando con persone con cui non avevo scelto di stare. La paura era quella di risvegliarmi a sessant’anni, guardarmi indietro e realizzare di aver sprecato la mia vita a lavorare, facendo guadagnare altri, senza aver concretizzato nemmeno uno dei sogni che avevo nel cassetto. Per questo ho deciso che avrei vissuto libero dalla schiavitù del lavoro.

Come hai fatto?

Non volevo fare un salto nel buio, ero uno sviluppatore software, il mio mestiere era progettare, per cui ho deciso di realizzare un progetto concreto per vivere senza lavorare. Ho impiegato diversi anni per studiare una strategia che limitasse al massimo i rischi in modo da non fallire. Ciò che ho fatto è stato trovare un modo per vivere avendo sempre meno bisogno del denaro, mi sono anche preso sei mesi sabbatici per “testare” la vita senza lavoro, è stato inebriante, una vera scossa di adrenalina e alla fine, quando sono riuscito a ridurre all’osso le mie esigenze, ho capito che mi sarebbero bastati pochissimi soldi per vivere, soldi che potevo ottenere attraverso le mie passioni, con i miei tempi e i miei modi, senza dover ogni giorno sopportare gli ordini di capi incapaci e arroganti. A questo punto mi sono licenziato e ho iniziato a vivere libero.

Poi hai scritto un manuale?

Quando ero alla ricerca di un modo per smettere di lavorare, avevo letto un paio di libri di persone che avevano mollato tutto dall’oggi al domani, alcuni per scappare all’estero, altri per fare il giro del mondo e altri ancora per vivere navigando, storie affascinanti e motivanti, che tuttavia rimanevano solo storie, casi particolari di persone in situazioni particolari, spesso privilegiate.

Io ero un normale lavoratore con un normale stipendio e famiglia, a me serviva una strategia concreta e attuabile da tutti, per questo quando l’ho realizzata, ho pensato di farne un manuale per tutti. Ne è nato un libro che s’intitola “Smettere di lavorare”, edito dalla casa editrice “Il Punto d’Incontro”, una vera e propria guida che non racconta una storiella, spiega passo dopo passo il metodo che ho applicato e che tutti possono replicare e adattare alla propria situazione, con strategie ed esempi pratici.

vivere senza lavorare

Adesso cosa fai?

Adesso sono un blogger e uno scrittore, vivo tra l’Italia e le Isole Canarie, dove è sempre estate, la vita scorre tranquilla e le persone sono ancora legate a quegli antichi valori che noi, nella frenesia della produzione e delle tangenziali abbiamo dimenticato. Attraverso il mio blog, cerco di aiutare le persone a cambiare la loro vita, per il resto del tempo cerco di vivere ogni giorno come se fosse un dono, mi alzo molto presto e vado in montagna o a fare surf, trascorro molto tempo con la mia famiglia, autoproduco tutto ciò di cui ho bisogno, suono e scrivo molto. Vivere senza lavorare significa svegliarsi al mattino e avere sempre la possibilità di scegliere cosa fare e questa è la vita, quella vera. Quando lavoriamo invece ogni giorno siamo obbligati a fare sempre l’opposto di ciò che vorremmo fare e questa è la schiavitù moderna a cui tutti siamo condannati.

Cosa vuoi dire a chi ti sta leggendo?

Non credete a chi dice che non si può fare, a chi cerca di convincervi che per vivere bisogna correre tutto il giorno, guadagnare, spendere, crescere, produrre… sono tutte balle, la vita non è questo, la vita è utilizzare bene il tempo che ci è stato concesso e fare di tutto per essere felici. Si può vivere senza questo continuo peso, senza questi continui bisogni indotti dal consumismo, liberi da ogni vincolo, sereni. Ci hanno detto che i sogni sono solo una fantasia per bambini, il sistema ci vuole così, grigi e tutti uguali, controllabili ed incapaci di alzare la testa e ribellarci alle sue assurde regole. Invece i sogni possono diventare realtà ed è veramente possibile, basta solo la giusta dose di dedizione e buona volontà. Ognuno di noi può fare o diventare qualsiasi cosa desideri, non è una questione di capacità innate o di fortuna, dipende solo da noi.

Buona vita!

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