Un cambiamento che gli ha permesso di realizzare un sogno e che ha richiesto una buona dose di coraggio, perché “i sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi!”

Elia, un lavoro fisso in Italia, una casa di proprietà, una vita tranquilla e ricca di affetti, eppure tutto questo non è bastato a trattenerti in Italia. Cosa è scattato dentro di te? Cosa ti ha spinto a lasciare tutto e a volare in Australia?

Le esperienze degli ultimi anni mi hanno portato ad avere una piena consapevolezza di ciò che realmente desideravo. E ciò che realmente desideravo era un cambiamento. Di quelli che richiedono tanto coraggio. Di quelli che, con un pizzico di fortuna, realizzano un sogno.

Tra tutti i posti del mondo, perché proprio l’Australia?

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Perché l’Australia è una terra tanto lontana quanto fantastica. La gente qui sorride e la vita è più rilassata. Un paradiso dall’altra parte del mondo.

Non hai avuto paura a lasciare una stabilità professionale e privata, per buttarti “nell’ignoto”?

Sì, non nascondo che un po’ di paura c’è stata. Lasciare una stupenda famiglia, un lavoro e degli amici meravigliosi…ho tenuto in considerazione anche questo. Ma era una paura “sana”, che non ha affatto ostacolato ciò che voglio raggiungere.

Elia Palombino lavoro fisso

Come l’hanno presa i tuoi familiari? Qual è stata la loro reazione?

L’hanno presa meglio di quanto pensassi. A dire il vero non hanno mai ostacolato le mie scelte. Mamma, papà e mia sorella hanno sempre avuto una mentalità molto aperta. Sono partito quindi con una carica in più.

Come ti sei preparato alla partenza?

Ho dovuto aprire di nuovo il mio libro di inglese! Migliorare quanto più potevo la conoscenza della lingua, guardare tv straniera e fare molta pratica, è fondamentale. Senza un’ampia conoscenza della lingua inglese non è affatto semplice affrontare un tale trasferimento.

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Hai pianificato tutto o sei partito “all’avventura”?

Dal momento della mia decisione definitiva alla partenza sono trascorsi 3 mesi…quanto basta per organizzare idee e valigia.

Quali erano i tuoi principali dubbi o paure prima di partire?

La curiosità di scoprire cosa di bello potesse offrirmi questo favoloso Paese ha tenuto alla larga dubbi e molte paure. La paura, se non hai la capacità di controllarla, porta inevitabilmente al fallimento ed essere qui in questa terra per me è già una grossa vittoria.

Cosa pensi ti possa offrire l’Australia a livello professionale e sociale che in Italia non avresti mai potuto raggiungere?

Il Italia esiste il motto: “Lavori se sei raccomandato o se sei il figlio del Dr. Pinco Pallino”. Qui lavori se ne hai le capacità, altrimenti ti aprono gentilmente la porta e ti dicono: “Prego si accomodi verso l’uscita,grazie!”.

Elia Palombino  lavoro fisso

Qual è stata l’emozione che ti ha pervaso al tuo arrivo nella terra dei canguri?

Melbourne! Australia! L’altra parte del mondo…Wow!!!

E quale invece il tuo primo pensiero?

Sono atterrato alle 22:30 dopo 24 ore totali di viaggio. Ero stanco, molto. Ma vedere per la prima volta Melbourne by night, piena di luci, grattacieli e gente, credo sia stato il momento in cui mi son detto: “Sono atterrato nel posto giusto”.C’è qualcuno che si è occupato di trovarti una casa e un lavoro in Australia o hai fatto tutto da solo? In questo caso, dove hai trovato le informazioni necessarie per superare tutti i problemi pratici?

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Il cugino di mia mamma, Micheal, insieme a sua moglie Lyn, inizialmente mi hanno ospitato a casa loro qui a Melbourne. Una grande fortuna considerato il fatto che non mi hanno fatto mancare davvero nulla. Sono stati davvero meravigliosi! Successivamente ho trovato la mia casa ideale nel pieno centro della city, ed ora, grazie al mio papà, lavoro come piastrellista nella ditta di un suo amico che ha una azienda edile. I problemi pratici li discutevo in casa o curiosavo su Internet. Se hai qualsiasi tipo di dubbio basta solo chiedere. Gli australiani saranno ben felici di aiutarti a risolvere il tuo problema.

Come hai risolto il problema del visto?

Il mio Working Holiday Visa l’ho compilato su Internet sul sito ufficiale governativo dell’Australia. Costa poco più di 200 euro e lo si ottiene molto molto velocemente (la burocrazia qui è davvero veloce).

Cosa ti sei portato  dell’Italia?

Lo spirito di adattamento a qualsiasi situazione, lo stringere i denti e andare avanti. L’aver avuto la fortuna di visitare le città meravigliose e uniche del nostro Paese. E un treno carico di ricordi della mia famiglia e dei miei amici più cari. A ognuno di loro devo molto.

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E cosa invece hai preferito lasciarti alle spalle?

Un governo di chiacchieroni e presuntuosi. Alla nostra stupenda Italia non manca nulla. Storia, arte, cultura, turismo. L’errore è quello di aver puntualmente messo le persone sbagliate alla guida del nostro Paese. Magari un giorno le cose andranno diversamente.

C’è qualcosa del tuo essere italiano che ti ha aiutato in questo viaggio di “cambiamento”?

L’essere italiano è già un grosso aiuto. La gente che incontro per strada capisce all’istante che non sono di certo un cittadino australiano. Abbiamo una buona reputazione qui. I bravi costruttori e gli ottimi ristoratori sono italiani. E gli australiani son sempre felici di scambiare due chiacchiere con noi.

Un messaggio per tutti coloro che sognano l’Australia…

L’Australia è la terra delle grandi opportunità, ma anche dei grandi fallimenti. Se non si è davvero motivati, se davvero non si è disposti a lasciare famiglia, amici e quant’altro, allora credo sia meglio restare dove si è. Se questo è davvero il vostro sogno, armatevi di coraggio e partite. Come disse il buon Fabio Volo: “I sogni hanno bisogno di sapere che siamo CORAGGIOSI!!”

Un grosso in bocca al lupo a tutti voi per un futuro migliore…

elia.palombino@yahoo.com.au

A cura di Nicole Cascione