La selvaggia libertà del lavoro freelance

Il web ha cambiato il nostro modo di lavorare. L’evoluzione rivoluzionaria di Internet andrà a modificare per sempre anche un pilastro delle società umane come il lavoro.

Perchè quella che ruota attorno ad Internet è una vera e propria mutazione antropologica, una svolta storica in cui ogni variabile dell’esistente è sempre più coinvolta. Quindi preparatevi: il lavoro non smetterà di cambiare.

Ci conviene saper cogliere le potenzialità di simili mutazioni. Infatti, la Rete ha creato nuovi mercati, nuovi modi di far circolare le merci, nuove prospettive imprenditoriali e nuovi modi di guadagnare soldi on line.

Di come la Rete abbia permesso di lanciare attività partendo anche con una base economica ridotta, che un tempo non sarebbe bastata.

Ecco, a fianco a questa realtà di nuova imprenditorialità online ne sta crescendo un’altra: il lavoro digitale freelance.

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Prima negli Usa, poi nel Nord Europa, ora il lavoro freelance è un trend in crescita anche in Italia.

Cos’è il lavoro freelance sul web?

Mettiamo che un coltivatore di prodotti bio stia per lanciare online un piccolo e-commerce di qualità o che una profumeria voglia iniziare a vendere anche online. Entrambi hanno buone probabilità di successo.

Ma, prima di tutto, entrambi hanno bisogno di un valido sito adatto allo scopo: un buon web design, testi convincenti ed ottimizzati per i motori di ricerca, partnership con altre realtà del settore.

E poi forse gli converrà anche far sviluppare un’applicazione iPhone o Android per facilitare gli affari. E tanto altro ancora, perché il web marketing ha esigenze di tutti i tipi.

E allora: chi può garantirgli un lavoro ben fatto per la sua avventura web?

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Dove trovare un professionista digitale adatto?

Di certo non si possono più affidare simili compiti al nipote che “ne sa un po’ di computer”, o forse si può provare a farlo, ma, con la competizione che c’è oggi sul web, rinunciare ad alcuni standard di qualità non è mai un buon affare.

Ecco che la soluzione si trova proprio in Rete, dove i freelance digitali sono pronti a lavorare di volta in volta per un cliente diverso, offrendo proprio quei servizi di cui ha bisogno qualcuno che vuole lavorare su e con Internet.

Chi sono i freelance digitali? Sono programmatori e web designer, content editor e copywriter, sviluppatori di applicazioni iPhone o Android, esperti di web marketing e branding.

E i loro clienti non sono certo solo venditori di prodotti biologici o profumerie, ma aziende di ogni tipo e dimensione. E, grazie alla rete, si tratta di clienti da tutto il mondo. Anche se spesso i clienti italiani scelgono freelance italiani, il bacino delle committenze è potenzialmente esteso a tutto il pianeta.

Bello, voglio diventare freelance digitale. Di cosa ha bisogno un freelance digitale per lavorare? Sul piano pratico, di molto poco. Una buona connessione Internet. I vari software del proprio settore, tanti giga a disposizione. E poi,soprattutto, la propria Arte; perchè quella è la vera ricchezza, quello è il capitale su cui si basa il vero guadagno. Tutto il resto, non è indispensabile.

Questo significa che un freelance può lavorare da ovunque riesca a connettersi. E, si, può farlo anche dalla Thailandia, da Capo Verde o dall’Islanda. O da ovunque vi venga in mente.

Volete partire e lavorare da dove volete? Potete farlo. Se siete bravi ad offrire un servizio web che è richiesto, potete mettervi in proprio, e non importerà a nessuno se lavorerete da Buenos Aires o Berlino o Città del Capo. Internet non è solo accedere a tutto il mondo da casa propria, ma anche accedere a tutto il mondo da qualsiasi altro punto del globo. Il concetto stesso di “presenza” oggi assume contorni del tutto nuovi.

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Le potenzialità del lavoro freelance sono quindi enormi, soprattutto per chi ha voglia di mettersi in gioco, per chi non ama la gabbia dorata del posto fisso, per chi un posto si è stufato di cercarlo e si sente capace di fare da solo.

Ma attenzione! Fare il freelance non è una passeggiata, non significa non lavorare duro, non significa lavorare meno. E’ un lavoro che si può fare ovunque, ma è e resta un lavoro che richiede impegno, tanta perseveranza e testarda ostinazione.

Non si tratta di lavoro dipendente, motivazione e volontà sono ancora più indispensabili del solito: le entrate possono essere buone come misere, sicuramente saranno ad intervalli irregolari.

Il Caso decide spesso arbitrariamente e quindi non resta che impegnarsi nell’essere artefici della propria fortuna.

Per vivere facendo il freelance dovete essere proprio in gamba. Essere bravi non basta, bisogna essere anche in grado di farlo sapere. Non basta avere il proprio sito web e aspettare che i clienti vengano ad offrire progetti.

Dovete curare la vostra reputazione professionale per attirare i clienti, dovete occuparvi del branding del vostro servizio, valorizzando, ad esempio, una vostra particolare capacità e specializzazione che gli altri non hanno.

Dovete entrare in una rete di contatti, essere presenti nelle forme di socialità del web per continuare a ricevere stimoli, per confrontarvi, per aggiornarvi, per migliorarvi costantemente in professioni in cui strumenti e tecniche diventano obsoleti in pochi mesi.

Dovete avere dei buoni amici digitali con cui collaborare per progetti che sconfinano le vostre competenze.

E se il vostro obbiettivo è partire, lasciare l’Italia (magari continuando a lavorare per clienti italiani che non avete bisogno di vedere di persona), allora dovrete anche tenere conto di pratiche burocratiche per fare del vostro nomadismo digitale un’attività in piena regola.

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In Italia, per chi vuole iniziare, è consigliabile cominciare con il regime fiscale dei nuovi minimi. Ma forse dovrete tenere anche conto delle regole fiscali del paese più o meno esotico in cui avete scelto di vivere, per cui magari non basterà sapere un buon inglese (che, non lo dico nemmeno, è comunque indispensabile a prescindere).

A parte questo, il mondo, tanto reale quanto digitale, è là che aspetta

Puntare sul lavoro freelance è una scommessa intelligente: è il web stesso che richiede un nuovo tipo di professionalità, un modo alternativo di creare e produrre, meno classico, meno schematico, fatto di alta specializzazione individuale interconnessa in rete con competenze dello stesso valore.

Con un mondo intrecciato e riavvicinato grazie a Internet, essere capaci di muoversi in continuazione attingendo dalla Rete diventa un valore aggiunto. Se poi anche a livello legislativo e sociale (ad esempio in Italia) si sapranno dare i giusti sostegni a chi vuole lavorare e creare liberamente nel mercato, allora il lavoro freelance potrà essere sempre più un protagonista su Internet e nell’economia globale.

Quindi se sapete scrivere, se sapete programmare, se siete esperti del web design o del web marketing. Se siete pronti ad imparare una o anche tutte queste specialità.

E se, soprattutto, siete convinti di voler sfidare i rischi del lavoro autonomo, allora potete subito considerare l’idea di mettere laptop e coraggio in valigia e partire per dove volete.

Pare che la libertà continui ad essere una sensazione inimitabile, soprattutto nell’era di Internet.

Di Lorenzo Monfregola