Riconoscimento del titolo di studio all’estero: le cose da sapere

Trasferirsi all’estero non vuol dire perdere i titoli di studio conquistati con tanto sudore, è infatti possibile vederli riconosciuti nel Paese estero in cui ci si intende trasferire per ragioni di studio o di lavoro. Viceversa studiare all’estero e conseguire lauree e master non significa perderli una volta tornati in Italia.

Tutto questo è reso possibile dalla Convenzione di Lisbona, accordo multilaterale elaborato su iniziativa congiunta del Consiglio d’Europa e dell’Unesco-Regione Europa, che stabilisce il diritto dei cittadini a veder valutato il proprio titolo di studio e vieta qualsiasi tipo di discriminazione a riguardo, al fine di agevolare il riconoscimento dei titoli di studio conseguiti all’estero.

È indispensabile però seguire determinate norme e procedure che regolano il riconoscimento del titolo di studio conseguito all’estero e che differiscono da Paese a Paese.

titoli studio estero riconosciuti

Riconoscimento dei titoli di studio italiani all’estero

Sono sempre più numerosi i ragazzi che decidono di trascorrere un anno di studio all’estero, magari partecipando all’Erasmus durante l’università oppure negli anni del liceo frequentando una scuola superiore negli USA piuttosto che in Canada.

Sono altrettanto numerosi i giovani diplomati e laureati che stanno cercando un lavoro fuori dai confini nazionali che sia coerente con il percorso di studi fatto. Ma il diploma italiano è valido all’estero? E le lauree italiane valgono all’estero? Sono queste le domande che ci si pone quando si risponde a qualche annuncio oppure ci si candida per una posizione lavorativa.

Centri Naric ed Enic: cosa sono e cosa fanno

A fornirci un quadro completo per il riconoscimento dei titoli di studio italiani all’estero è il Miur. Come sottolinea il Ministero dell’istruzione e dell’università, per facilitare la libera circolazione internazionale degli studenti sono stati istituiti centri di informazione sul riconoscimento dei titoli accademici conseguiti all’estero.

Tali centri nazionali sono coordinati nelle reti europee denominate Naric, promossa dalla Commissione Europea, ed Enic, promossa dal Consiglio d’Europa e dall’Unesco. Il cittadino italiano interessato a veder riconosciuti all’estero i propri titoli accademici può pertanto rivolgersi direttamente al centro nazionale (NARIC o ENIC) del paese di interesse per acquisire informazioni sulle diverse forme e procedure di riconoscimento.

I centri Enic Naric che rilasciano informazioni sui procedimenti da seguire per esercitare una professione regolamentata, conferiscono degli attestati, per un periodo di studio o una formazione ottenuta all’estero, e danno anche informazioni sul riconoscimento dei diplomi nazionali all’estero.

In ognuno degli Stati membri è attivo un centro nazionale NARIC (National Academic Recognition Information Centres), in grado di offrire un servizio di informazione ed assistenza sulle problematiche legate al riconoscimento, entro lo Stato, dei diplomi e dei periodi di studio effettuati negli altri Paesi.

Parallelamente alla NARIC, opera la rete ENIC (European Network of Information Centres on Academic Recognition and Mobilty), nata per favorire la mobilità internazionale fornendo un servizio di assistenza sulle problematiche riguardanti il riconoscimento dei titoli conseguiti all’estero.

I centri operano in tutta l’Europa, nell’Asia centro settentrionale, in Oceania (escluso Africa e America centrale e meridionale) e in Medio Oriente e a seconda del Paese in cui i diplomi verranno valutati, il centro ENIC/NARIC si occuperà della pratica o la trasferirà agli organi competenti.

Come ottenere il riconoscimento dei titoli di studio italiani all’estero

Rendere equipollenti i titoli di studio italiani all’estero, scolastici o universitari, è una procedura che viene condotta tramite l’Autorità competente di uno Stato membro, che determina l’equivalenza di un titolo di studio conseguito in un altro Stato membro.

In linea di principio lo studente che ha conseguito titoli accademici in Italia ha il diritto di vederli riconosciuti nel Paese in cui intende proseguire gli studi. Se si tratta di un Paese con il quale l’Italia ha stretto un accordo, il riconoscimento e l’equivalenza dei titoli di studio è assicurata; ma se al contrario si tratta di un Paese con cui l’Italia non ha stretto alcun accordo bilaterale, sarà necessario presentare una domanda di riconoscimento all’Autorità competente nel Paese, secondo termini e procedure stabilite e dietro la presentazione di una serie di documenti, di cui alcuni tradotti in lingua. Tramite i Centri di Informazione è possibile ottenere i suddetti documenti.

A questo link è possibile visionare l’elenco dei Paesi con cui l’Italia ha stipulato accordi governativi bilaterali e multilaterali sul riconoscimento dei titoli di studio.

Nel momento in cui si deciderà di avviare tale riconoscimento, è bene accertarsi precedentemente del costo del servizio, del documento che verrà rilasciato e del tempo che occorrerà per la valutazione, infatti a seconda del Paese interessato, i tempi possono variare da diverse settimane o addirittura diversi mesi.

E’ consigliabile fornire la documentazione in formato Europass, così da poter essere più facilmente confrontato e riconosciuto. Cliccando sul link seguente, è possibile consultare l’elenco dei centri ENIC e NARIC in tutto il mondo (in inglese): www.enic-naric.net.

Quali titoli di studio italiani sono riconosciuti all’estero

Europa

I titoli di studio che possono essere riconosciuti all’interno dell’Unione Europea (Spagna, Inghilterra, Svizzera, Malta, ecc.) secondo la Convenzione di Lisbona sono:

  • gli studi secondari per l’accesso all’università: un titolo finale di scuola secondaria che consente in un Paese di iscriversi all’università, sarà di norma accettato anche dagli altri paesi come titolo valido per l’accesso ai rispettivi sistemi nazionali di istruzione superiore, seguendo le procedure previste dalla legislazione nazionale. Il riconoscimento del diploma italiano all’estero è dunque possibile.
  • i periodi di studio all’estero: periodi di studio ed esami sostenuti nel quadro di programmi di scambi studenteschi possono essere riconosciuti, parzialmente o totalmente, dall’ateneo di provenienza. a
  • i cicli parziali di studi universitari: cicli di studio parziali o incompleti o i singoli anni di studio devono essere riconosciuti all’estero con un’abbreviazione di corso e il riconoscimento dei relativi crediti;
  • i titoli accademici finali: possono essere riconosciuti all’estero per accedere a studi di livello più avanzato o al mercato del lavoro e delle professioni. Ad esempio il riconoscimento della laurea italiana in Spagna è possibile.
  • i titoli professionali: se un cittadino europeo è pienamente abilitato ad esercitare una specifica professione regolata dalla legge nel proprio Paese di origine, ha il diritto di esercitare la stessa anche in un altro Paese membro.

Il riconoscimento dei titoli italiani all’estero può essere quindi richiesto per finalità differenti: per proseguire gli studi, per partecipare a concorsi pubblici, per trovare lavoro o esercitare una professione.

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Fuori dall’Europa

Se la destinazione è un paese non europeo, potrebbe esserci la possibilità di non vedersi riconosciuto il titolo professionale. In questo caso è necessario prendere contatti con gli uffici competenti del paese extra-UE per informazioni su modalità, limitazioni e divieti di riconoscimento. Vediamo tre dei Paesi più gettonati.

Stati Uniti

Gli Usa sono da sempre una terra ricca di opportunità per gli italiani. E se nel Novecento a rifugiarsi in America erano soprattutto braccianti e persone del basso ceto, adesso sono quasi tutti giovani laureati. Il riconoscimento della laurea italiana in America è piuttosto complesso.

Per studiare o esercitare una professione negli USA con un titolo accademico o professionale italiano occorre, infatti, prima ottenere l’equipollenza del titolo da una “Evaluation Service Agency” americana legalmente riconosciuta (ad esempio, la World Education Services di New York).

Informazioni dettagliate riguardanti i requisiti e le procedure sono reperibili sul sito dello United States Department of Education – Network for Education Information (USNEI).

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Consigliamo al tempo stesso di rivolgervi all’Ambasciata o al Consolato USA in Italia competente per territorio.

Canada

Non esistono accordi bilaterali tra Italia e Canada per semplificare le procedure di riconoscimento della laurea italiana in questo Paese. per richiederlo bisogna tradurre tutti i titoli di studio in inglese. I voti stessi verranno richiesti così come eventuali crediti formativi. Tutti i documenti, siano essi di studio o di lavoro, dovranno essere raccolti e tradotti nel paese di origine. L’unico ente che può, per legge, coordinare tale processo è CICIC The Canadian Information Centre for International Credentials.

Se si vuole studiare in Canada e proseguire gli studi qui, il Paese offre la possibilità agli studenti delle superiori di completare il loro percorso di studi e ottenere un diploma canadese, il limite di età è di 17 anni. Il diploma canadese è riconosciuto in Italia, secondo la normativa Miur attuale sul riconoscimento dei titoli di diploma esteri.

Australia

Molti scelgono di studiare in Australia e di terminare qui il proprio percorso di studi. Le università australiane riconoscono il Sistema Europeo di Trasferimento Crediti (ECTS). Di solito un semestre a tempo pieno in una laurea triennale equivale a 30 crediti dell’ECTS (in Australia ogni università ha però un suo sistema di punti che presenta delle variazioni). I titoli rilasciati da scuole, università e VET australiani sono inclusi in un sistema nazionale di valutazione delle qualifiche, l’Australian Qualifications Framework (AQF), generalmente riconosciuto dalle istituzioni educative a livello internazionale.

L’Australia possiede anche un proprio sistema di riconoscimento per le qualifiche di altri paesi. Il Department of Education and Training del Governo Australiano distingue tra le diverse istituzioni a cui rivolgersi, a seconda della motivazione per cui si chiede il riconoscimento: per lavoro, per studio o per emigrare in Australia.

Riconoscimento in Italia dei titoli di studio conseguiti all’estero

Come abbiamo detto sono sempre più i giovani italiani che scelgono di completare i loro studi all’estero. C’è ad esempio chi sceglie di studiare in Inghilterra oppure figli di expat che frequentano scuole italiane all’estero. Tanti anche coloro che seguono tutto il ciclo di studi fuori dall’Italia.

Ma che succede quando chi ha conseguito un diploma o una laurea fuori dall’Italia vuole rientrare per partecipare ad un concorso pubblico nel nostro paese?

Bisogna richiedere anche in questo caso il riconoscimento dei titoli di studio stranieri in Italia. Il riconoscimento formale di un titolo di studio estero permette, infatti, di attribuire valore legale a tale titolo in Italia. Il titolo diviene in tutto e per tutto uguale (equipollenza) ad un titolo italiano ed è quindi valido per:

– lavorare e accedere a professioni non regolamentate;

– praticantato ed esami di stato;

– partecipare a concorsi pubblici;

– accedere a percorsi formativi.

L’equipollenza rappresenta la procedura mediante la quale l’autorità scolastica o accademica determina l’equivalenza, a tutti gli effetti giuridici, di un titolo di studio conseguito all’estero con un determinato titolo presente nell’ordinamento italiano.

Ogni informazione relativa al riconoscimento e alle equipollenze dei titoli di studio viene fornita dal Centro Informazione sulla Mobilità e le Equipollenze Accademiche (CIMEA). L’istituzione di tale Centro corrisponde agli impegni assunti dal nostro Paese con la firma, e la successiva ratifica, della Convenzione di Lisbona sul riconoscimento dei titoli di studio relativi all’insegnamento superiore nella regione europea.

Il riconoscimento può riguardare i titoli di studio di scuola secondaria (I e II grado) e i titoli accademici.

  1. Equipollenza e riconoscimento del diploma estero in Italia

Per quanto riguarda la procedura da seguire per ottenere la dichiarazione di equipollenza dei titoli di scuola secondaria di I e II grado conseguiti all’estero, gli interessati devono recarsi presso gli uffici scolastici regionali (USR), che di solito li delegano agli ambiti territoriali provinciali, come ricorda anche il sito Flc Cgil. In questo caso la procedura può prevedere prove sulla conoscenza della lingua italiana e/o per integrare eventuali contenuti mancanti.

Invece, per il riconoscimento del titolo di scuola secondaria di II grado ai fini dell’accesso ai percorsi universitari in Italia, è possibile recarsi direttamente dall’istituzione alla quale ci si intende iscrivere. Tuttavia, è bene sottolineare che il riconoscimento del diploma estero in questo caso non costituisce dichiarazione di equipollenza.

  1. Equipollenza e riconoscimento dei titoli Accademici/laurea estera in Italia

Attraverso il riconoscimento, un titolo universitario/AFAM (Alta formazione artistica, musicale e coreutica) conseguito all’estero, ad esempio per chi ha scelto di studiare a Londra, acquisisce in Italia lo stesso valore legale dell’analogo titolo rilasciato dall’ente accademico che lo riconosce. Il percorso può avvenire tramite il rilascio di una dichiarazione di equipollenza oppure il conferimento del titolo accademico italiano corrispondente (pergamena).

Il riconoscimento avviene per comparazione tra il contenuto formativo del percorso di studi realizzato e il contenuto formativo previsto dall’analogo corso di laurea attivo presso l’ente cui si presenta domanda. Bisogna quindi che l’università/AFAM abbia un corso di studi il più possibile simile a quello che si vuol far riconoscere (consulta l’elenco delle università italiane).

Non tutte le università/AFAM, inoltre, prevedono la possibilità di attivare questo percorso. Spesso ai fini del riconoscimento, l’Università italiana può richiedere un’integrazione del percorso di studi seguito all’estero.

Se si desidera contattare il Paese estero, ci si può rivolgere alle segreterie studenti, agli uffici per gli studenti stranieri ed agli uffici per le relazioni internazionali delle Università straniere, che  informano sulle pratiche per la richiesta di riconoscimento. Cliccando sul link seguente, inoltre, è possibile consultare l’elenco completo dei riferimenti delle Rappresentanze diplomatico-consolari dei governi stranieri in Italia: https://www.esteri.it/mae/it/servizi/stranieri/rapprstraniere/.

Lauree straniere riconosciute in Italia

Svizzera, Spagna, Malta e Inghilterra: sono questi i Paesi più gettonati dove gli italiani decidono non solo di trasferirsi ma anche di studiare. Vediamo nel dettaglio come funziona il riconoscimento dei titoli esteri in Italia per quanti hanno preso una laurea in questi Paesi.

Svizzera

Svizzera e l’Italia hanno firmato a Berna un “Accordo sul reciproco riconoscimento delle equivalenze nel settore universitario”. Questo accordo, che favorisce la mobilità degli studenti tra i due paesi, è entrato in vigore il 1 agosto 2011.

Malta

L’organo competente per il riconoscimento dei titoli di studio è il Malta Qualifications Recognition Information Center (MQRIC) che fornisce il riconoscimento e la comparazione delle certificazioni accademiche e di quelle professionali, attraverso il Malta Qalifications Framework (MQF) e dello European Qualifications Framework (EQF) così da garantire il riconoscimento di diplomi/certificati sostenuti localmente o all’estero. Questo ufficio assiste anche il riconoscimento delle certificazioni maltesi all’estero.

Spagna

Negli ultimi anni la Spagna è diventata la meta preferita soprattutto di aspiranti dentisti, igienisti dentali, logopedisti e audioprotesisti. Tanti quelli che scelgono di conseguire la laurea in uno degli atenei spagnoli e poi di rientrare in patria per esercitare la professione. Il riconoscimento della laurea spagnola in Italia è infatti molto semplice.

La direttiva 2005/36/CE che permette il riconoscimento del titolo in paesi membri dell’Ue è una procedura semplice e consolidata. Nel caso delle professioni mediche, unico requisito importante per il ministero della Salute è che tutti i titoli siano abilitante nei paesi di origine e soprattutto siano conformi alla direttiva comunitaria stessa con apposita certificazione che in Spagna viene denominata Acreditación.

Inghilterra

La procedura di riconoscimento in Italia dei titoli di studio britannici, sia per il proseguimento degli studi (scuola/Università), che per fini lavorativi, prevede da parte del Consolato d’Italia territorialmente competente il rilascio della “dichiarazione di valore in loco“. In tale documento il Consolato dichiara il valore dei titoli di studio/professionali conseguiti in Gran Bretagna, con riferimento all’ordinamento locale.

Saranno, successivamente, le competenti Amministrazioni italiane (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, Uffici Scolastici Provinciali, Università, ecc.) a dichiarare l’equivalenza (detta equipollenza) della laurea inglese ad analoghi titoli italiani. Per ulteriori informazioni sul riconoscimento dei titoli britannici in Italia si rimanda al sito del Ministero degli Esteri.

In conclusione

Ottenere il riconoscimento dei titoli di studio all’estero è un’operazione che può sembrare complessa, ma seguendo le giuste indicazioni e affidandosi ai centri specializzati può risultare molto vantaggiosa soprattutto se si decide di trasferirsi oppure viceversa di rientrare in Italia per investire le proprie competenze in patria.