Autore Topic: Via da Palermo  (Letto 2831 volte)

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Via da Palermo
« il: 22 Settembre 2013, 14:56:45 »
Salve a tutti. Mi chiamo Filippo e sono fresco fresco di registrazione. A dirla tutta, sono anni che seguo voglioviverecosì: leggere le varie interviste e testimonianze ha contribuito a prendere la tanto riflettuta decisione che da tempo covava sotto le ceneri. Andare via e tentare di costruirmi un futuro migliore all'estero.
In Italia la situazione si fa sempre più penosa e, nonostante le millemila parole dei nostri politicanti, non si vede luce alla fine del tunnel. Ormai non si può più nemmeno dire che in Italia non ci sia futuro.....la situazione è ben più grave:in Italia non c'è presente.....per esserci un futuro, necessita un presente da programmare e costruire....necessitano opportunità, riconoscimenti, meritocrazia.....parole che, piano piano, stanno svuotandosi di significato e spingendo molti giovani a cercarle altrove.
La mia "storia" non è certo diversa da quella di molti altri. Trentadue anni, una laurea in giurisprudenza in tasca e qualche lavoretto (che, ovviamente, nulla ha a che vedere col mio percorso di studi...) svolto per risparmiare qualcosina. Vincere un concorso (...quando escono...)è ormai meno probabile di azzeccare il terno a lotto: per pochi posti e spesso anche malpagati si presenta una quantità di gente tale da rendere la percentuale di riuscita al di sotto dello 0,50%. Si tratta di mesi o anche anni (viste le tempistiche concorsuali)di studio a fondo quasi certamente perduto. Trovare un lavoro nel settore privato sta diventando quasi alla stregua di una barzelletta: tra contratti in nero e "stage" gratuiti, anche fare un minimo di esperienza diventa sempre più sconveniente. Se non hai esperienza nessuno ti assume, ma se vuoi fare esperienza lo devi fare a tue spese; e quando avrai fatto il tuo bell'anno di esperienza e sarai finalmente pronto ad entrare nel mondo del tanto agognato lavoro,  scontrarti con un ambiente in cui la domanda continua a calare a fronte di un'offerta sempre più selvaggia. Inviestire in un'attività? impensabile.....a meno che non si provi un sottile e masochistico piacere nel veder volare circa il 70%dei propri guadagni in tasse......tasse che vanno a finire nelle casse di uno Stato che, non solo non ti aiuta, ma anzi non avrà alcuna pietà quando ti troverà immerso nelle difficoltà che lui stesso ti ha creato.
Per questi ed altri motivi, quest'estate ho preso la decisione definitiva: scappo! destinazione Germania o Austria. Sono ancora in fase di "costruzione bagaglio". Sto frequentando un corso di tedesco presso il Goethe Institut e, tra la primavera e l'estate 2014, staccherò il mio primo biglietto sola andata. Perchè non ho mollato tutto e sono andato a studiarlo direttamente lì? forse semplicemente per paura di dovermene tornare a casa con le pive nel sacco dopo aver bruciato tutti i risparmi in cerca di un lavoro che nessuno ti da perchè non spiccichi una parola di tedesco.... Direte voi: "ma chi ti dice che con una piccola preparazione di base troverai qualcosa?". Ovviamente nessuno: sono ben conscio che il rischio è sempre presente, ma quantomeno potrò contare un pò di più sulle mie forze. La mia intenzione è quella di, una volta in loco, frequentare un corso di tedesco e, nel frattempo, cominciare a trovare qualcosa per mantenermi e costruirmi questo tanto agognato futuro. E come si suol dire: "se son rose, fioriranno".
Spero di non esser stato troppo prolisso e di non avervi tediato con i soliti discorsi. Ad ogni modo, mi auguro di trovare in questo forum una bella comunità di gente con cui scambiare riflessioni e consigli.
Un saluto a tutti da Palermo...ancora per poco....il conto alla rovescia è già cominciato!