Autore Topic: Crisi europea  (Letto 12737 volte)

Rema

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Crisi europea
« il: 24 Novembre 2011, 07:55:03 »
Ora stanno prendendo di mira anche la Germania oltre alla Francia, secondo voi quanto tempo passerà prima che l'Europa affondi? C'è qualcuno che crede ancora nella vecchia Europa?

VoglioVivereCosì53

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Re:Crisi europea
« Risposta #1 il: 24 Novembre 2011, 08:41:35 »
Beh ma la Germania se lo merita, e' anche grazie al loro pragmatismo che siamo piu' o meno tutti in un mare di merda.
La mentalita' tedesca e' diversa dai latini, dovevano saperlo che a noi della bassa Europa piace il vinsanto ed i tarallucci, continuare con questo braccio di ferro non serve a nessuno ed alla fine sfianchera' anche loro.
La vecchia Europa esiste ancora se ci si mette in mente che siamo tutti per tutti, non siamo i tre moschettieri ma un insieme di popoli con un solo obiettivo che poi dovrebbe essere la salvezza finanziaria. Invece proprio ieri leggevo n articolo di quella pazza farneticante Angela Merkel che inneggiava a maggior rigore...
Quella e' fuori come un semaforo, completamente avulsa dalla realta', non si rende conto che se fallisce la Grecia ed esce dallo SME a catena usciranno tutti gli altri e poi buonanotte Euro.
Fucilatela subito (virtualmente)!

Rema

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Re:Crisi europea
« Risposta #2 il: 24 Novembre 2011, 09:34:51 »
Nessun politico europeo va d'accordo con gli altri. Ovviamente ognuno cerca di tirare l'acqua al proprio mulino, però così non si va da nessuna parte. Come dici giustamente tu, o si rema tutti insieme oppure si affonda in compagnia, e la seconda soluzione sembra essere quella in atto.

Sognatore

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Re:Crisi europea
« Risposta #3 il: 24 Novembre 2011, 09:41:33 »
i popoli della nazioni piu forti si ribelleranno
e imporranno ai loro governi di pensare a risolvere i loro
problemi interni

quindi dato che tutti prima o poi in questo casino
avranno molti problemi interni

ognuno penserà ai azzi suoi

e quindi i paesi in difficoltà andrano in default :'(

attila

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Re:Crisi europea
« Risposta #4 il: 24 Novembre 2011, 09:58:32 »
Non credo che i popoli si ribelleranno.Più probabilmente i governi imporranno tasse e sacrifici sempre più alti per pagare gli interessi del debito, quindi la popolazione si impoverirà e si arricchiranno enormemente solo pochissimi banchieri mentre il debito resterà tale e quale a prima. Quando i cittadini non riusciranno più ad andare avanti alcuni stati andranno in default e a ruota tutti gli altri.
Purtroppo l'euro è stato un errore madornale perchè ha messo insieme Paesi con economie, fiscalità,retribuzioni e normative differenti.

Rema

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Re:Crisi europea
« Risposta #5 il: 24 Novembre 2011, 10:10:10 »
Purtroppo l'euro è stato un errore madornale perchè ha messo insieme Paesi con economie, fiscalità,retribuzioni e normative differenti.

Si penso anch'io che l'errore sia stato proprio quello di mettere insieme  Paesi con economie, fiscalità,retribuzioni e normative differenti.

Rema

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Re:Crisi europea
« Risposta #6 il: 24 Novembre 2011, 10:36:54 »
http://borsaitaliana.it/borsa/notizie/ansa/dettaglio.html?newsId=326781

Non ci capisco piu nulla con questa Germania, prima dicono che non va tanto bene, poi pubblicano notizie dove dicono che la fiducia delle imprese è in crescita ...  ???
Ci stanno prendendo per il c...?

mpavavi

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Re:Crisi europea
« Risposta #7 il: 24 Novembre 2011, 10:41:08 »
L'europa e la moneta unica erano destinate a fallire sin dalla loro nascita.

Pensare di mettere insieme mentalita' , tradizioni, economie e politiche totalmente diverse tra di loro era pura follia. Inoltre il progetto "europa" aveva ed ha tutt'ora lo scopo di togliere la democrazia ed il potere del popolo da tutti gli stati membri.

Palesi esempi sono la grecia dove appena hanno parlato di referendum , c'e' stato un cambio di governo. In italia il berlusca aveva citato alcune volte la possibilita' di uscire dall'euro e opps.. e' arrivato monti. Entrambi i governi citati, guarda caso, sono comandati da esponenti importanti della BCE.

Personalmente non vedo l'ora che l'europa affondi e si torni a come si era circa 10 anni fa, con la vecchia lira.

Miky

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Re:Crisi europea
« Risposta #8 il: 24 Novembre 2011, 12:15:20 »
Il concetto di Comunita' Europea nacque gia' negli anni '60. L'idea, all'epoca solo in fase progettuale, era quella di porre i paesi dell'Europa dell'Ovest sotto un unico tetto fiscale e monetario. All'epoca c'era ancora il blocco sovietico nell'Est e quando ci si riferiva a 'Europa' si parlava di poche nazioni, ovvero tutte quelle ad Ovest della linea verticale Austria-Germania (incluse).

A mio avviso il grande errore e' stato i) credere che paesi con cultura, tradizione, lingua, storia, socialita' differenti possano ragionare come uno solo per fare gli interessi di tutti, ma anche ii) introdurre nella EU tutti quegli stati dell'Europa dell'Est che, una volta usciti dal regime social-comunista di stampo sovietico, si sono trovati in mezzo ad una strada (finanziariamente parlando) senza sapere che cosa fare di loro stessi (Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Slovenia; la Grecia fa un caso a se' stante). Si e' pensato di introdurli nell'EU ma chi l'ha pensata non ha annusato i problemi che questi stati si sono portati con se': economie debolissime, mancanza di tutele nelle leggi (soprattutto nel lavoro), mancanza di denaro circolante, imprese statali che diventando private si sono sfasciate su loro stesse, stipendi ridicoli, una mentalita' ancora fortemente 'socialista' che e' tutt'ora ancora molto ben radicata (salvo le nuove generazioni) e 50 anni di frustrazioni dettate dalla politica sbagliata che ha poi generato lo sfascio della vecchia URSS.
Le loro infrastrutture sono pessime. Ogni anno le banche 'occidentali' (EBRD di Londra, KfW di Francoforte, la BCE) finanziano miliardi di Euro per costruire infrastrutture nella vecchia Europe dell'Est con il tentativo di ridurre il gap con l'Ovest. Risultato: soldi spariti, lavori non terminati, qualita' pessima. Tutti soldi che adesso farebbero molto comodo alla comunita' per colmare certi problemi ben noti e di attualita'!

VoglioVivereCosì53

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Re:Crisi europea
« Risposta #9 il: 24 Novembre 2011, 14:38:34 »
I soliti sacrifici da far fare agli altri.
Come sono patetici questi politici, mi ricordano quei passeggeri del Titanic che, mentre la nave affondava ballavano allietati dall'orchestrina, sapevano di dover andare a fondo ma cercavano di godere il piu' possibile degli ultimi minuti della loro misera ancorche' ricca vita passata.

Nel taglio ai costi della politica la Lombardia non tocca i vitalizi degli ex consiglieri. Il testo approvato ne prevede l'eliminazione dalla prossima legislatura
La casta:
Il progetto di legge per il taglio dei costi della politica regionale lombarda non prevede, per il momento, interventi sui vitalizi degli ex consiglieri. Così è stato deciso stamani dalle commissioni Affari Istituzionali e Bilancio del Pirellone che hanno approvato il testo bipartisan che taglia subito le indennità del 10% ed elimina vitalizio e trattamento di fine mandato dalla prossima legislatura.
Maggioranza e opposizione hanno comunque deciso di congelare un emendamento del Pd, che chiede di introdurre un 'contributo di solidarietà'' oltre una franchigia di 1.500 euro mensili per i vitalizi già maturati, e un emendamento dell'Idv, che prevede la non cumulabilità del vitalizio con altri assegni a carico della pubblica amministrazione.

Su queste due proposte i gruppi cercheranno di ragionare prima della seduta del 6 dicembre, in cui il Consiglio regionale è chiamato ad approvare la legge sui costi della politica, ma non è facile che si arrivi a un accordo, visti i timori che un intervento sui diritti acquisiti possa provocare una serie di contenziosi legali. Anche per questo le commissioni congiunte hanno bocciato altri emendamenti sul tema, fra cui quelli dell'Idv che chiedevano un taglio del 10 o del 30% dei vitalizi passati (che costano quasi 8 milioni di euro all'anno al Consiglio) e quelli, di Pd, Idv e Sel che chiedevano di innalzare da 60 a 65 anni l'eta' per iniziare a riscuotere l'assegno.

Rema

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Re:Crisi europea
« Risposta #10 il: 24 Novembre 2011, 15:00:26 »
In Italia è impossibile toccare la casta, nessuno di loro farà mai una legge contro se stesso.
Le pensioni comprese tra mille e millecinquecento euro netti possono garantire una vita dignitosa ma di sicuro non permettono di scialare, perciò si doveva sottrarle ai tagli della manovra. Come al solito questo provvedimento non rispetta l’equità sociale che è un pilastro di uno Stato democratico. Anziché toccare la fascia medio bassa delle pensioni, si dovevano cancellare i privilegi camuffati da diritti che fanno del sistema pensionistico italiano un unicum mostruoso nel mondo occidentale. Tutte le manovre impongono sacrifici agli italiani che vivono del proprio lavoro e che pagano le tasse, ma non ai privilegiati, un esercito formato in prevalenza da parlamentari in quiescenza e in servizio. La casta dovrebbe provare vergogna  non essendo ancora intervenuta sui vitalizi dei deputati e dei senatori e su tutto il resto dei privilegi che è inutile commentare.

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Re:Crisi europea
« Risposta #11 il: 24 Novembre 2011, 15:40:44 »
Tutto sommato questa cosa dell'Europa-tutti-insieme-allegramente, ha qualche lato positivo. Se prima ogni nazione stava chiusa nel suo piccolo mondo (dorato o di latta che fosse), con questa unificazione forzata son venute fuori tantissime magagne che affliggono non solo lo stivaletto. Soprattutto si è evidenziato quanto molti paese hanno un'economia fragilissima e classi politiche impreparate.


Rema

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Re:Crisi europea
« Risposta #12 il: 24 Novembre 2011, 15:47:20 »
Soprattutto si è evidenziato quanto molti paese hanno un'economia fragilissima e classi politiche impreparate.

Questo forse lo si sapeva anche prima, ora si è solo ingigantito il problema e sta andando fuori controllo.
Mio nonno mi diceva sempre: "si fa una guerra, si distrugge tutto e poi si riparte a costruire, è la storia che lo insegna!"
Che sia la soluzione (drastica) a quello che sta succedendo?  ???

VoglioVivereCosì53

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Re:Crisi europea
« Risposta #13 il: 24 Novembre 2011, 16:09:30 »
Mio nonno mi diceva sempre: "si fa una guerra, si distrugge tutto e poi si riparte a costruire, è la storia che lo insegna!"
Che sia la soluzione (drastica) a quello che sta succedendo?  ???
Evidente che tuo nonno non e' morto in guerra!
La guerra non e' mai la soluzione per risolvere i problemi che affliggono l'europa, porta comunque morte e distruzione, sacrifici e sofferenza. Le certezze, prive di ogni ragionevole dubbio "Si fa la guerra!" mi terrorizzano sempre, rivelano simmetria di posizioni e sentimenti totalitari, soprattutto trascurano ogni considerazione in merito alle concrete e materiali vite di donne e uomini.
Che tristezza!  :(

Rema

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Re:Crisi europea
« Risposta #14 il: 24 Novembre 2011, 16:14:34 »
Nemmeno io sono favorevole alle guerre credimi.