A quasi un mese dal referendum costituzionale, il dibattito incalza e i due fronti del Si e del No stanno sferrando gli ultimi colpi in vista del 4 dicembre, quando gli italiani saranno chiamati a decidere se apportare le modifiche alla nostra Costituzione. La scheda avrà il seguente testo: «Approvate il testo della legge costituzionale concernente disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione». In sintesi, dunque, la riforma prevede la fine del bicameralismo perfetto, l’elettività dei senatori, l’eliminazione della figura del senatore a vita, nuove regole per l’elezione del capo dello Stato, un nuovo processo di approvazione delle leggi, le competenze di Stato e regioni, l’abrogazione delle province e del Cnel e alcune novità in materia di referendum. Tutti gli italiani, anche coloro residenti all’estero, dovranno dunque dire “sì” o “no” alle principali modifiche. Anche per il referendum costituzionale infatti i nostri connazionali all’estero potranno esercitare il loro diritto di voto senza dover per forza tornare nella propria città. Ma come si svolge il voto per loro? Vediamo insieme i principali passaggi.

VOTO ALL’ESTERO. Chi vive all’estero deve necessariamente prepararsi con largo anticipo perché occorre l’iscrizione all’Aire e ci sono delle scadenze da rispettare. Se si è già iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, l’elettore dovrà solo assicurarsi che il Consolato abbia il suo indirizzo corretto e fornirgli tutti i dati necessari per l’invio dei moduli. In questo caso, un paio di settimane prima del voto si riceverà a casa tutto l’occorrente per votare per posta.

Se invece si vuole tornare in Italia per votare occorre comunicare la propria intenzione al Consolato. In questo caso c’è tempo fino al 2 novembre. Sarà sufficiente una domanda in carta libera, specificando:

– Nome e Cognome,

– Luogo e Data di nascita,

– Luogo di residenza,

– Comune italiano di iscrizione AIRE,

– Fotocopia documento di identità,

– Data e Firma.

La domanda può essere consegnata a mano (anche da persona diversa), oppure inviata per e-mail, posta, fax al Consolato e vale per una sola votazione. Si possono trovare gli indirizzi e-mail e postali dei consolati su: www.esteri.it/mae/it/italiani_nel_mondo/serviziconsolari.

✍ Scopri come votano gli italiani all'estero: che dice la legge elettorale e molto altro

Da quest’anno, inoltre, potranno votare anche coloro che non sono iscritti all’Aire. La nuova disciplina elettorale ha infatti stabilito che i cittadini temporaneamente all’estero per almeno tre mesi per motivi di lavoro, studio o cure mediche, e chi vive con loro, possono votare per posta. Tale disposizione è già in vigore per i referendum. Tutto ciò che bisogna fare è comunicare la propria intenzione al Comune di residenza in Italia appena il referendum viene indetto. Anche in questo caso c’è tempo fino al 2 novembre, e un paio di settimane prima del voto si riceverà a casa il plico elettorale, con tutto l’occorrente per votare per posta. Basterà una domanda in carta libera, “ai sensi degli articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, consapevole delle conseguenze penali in caso di dichiarazioni mendaci”, specificando:

– Nome e Cognome,

– Luogo e Data di nascita,

– Luogo di residenza,

– Consolato competente,

– Indirizzo postale estero dove ti dovrà essere spedito il plico elettorale,

– Fotocopia documento di identità,

– Dichiarare di trovarsi all’estero per almeno tre mesi per motivi di lavoro, studio o cure mediche, o di essere un familiare convivente di un elettore in tali condizioni,

– Data e Firma.

La domanda può essere consegnata a mano (anche da persona diversa), o inviata per e-mail, posta, fax al Comune, e vale per una sola votazione. Indirizzi e-mail e postali dei comuni italiani su: www.indicepa.gov.it.

COME VOTARE. Una volta completato l’iter burocratico e ricevuto il plico con i documenti, si procederà indicando sulla scheda elettorale la propria preferenza, in questo caso sì o no, e la si invierà al Consolato. Per apporre il voto si dovrà usare esclusivamente una penna blu o nera, in caso contrario il voto sarà nullo. Dopo aver barrato la casella della scheda elettorale con la propria scelta si dovrà inserire la scheda nella busta bianca e sigillarla. Questa busta dovrà poi essere inserita all’interno dell’altra busta presente nel plico, già affrancata e con l’indirizzo del Consolato, e dovrà essere chiusa. In questa busta si inserirà anche il tagliando del certificato elettorale e poi spedirla al Consolato. Sulla busta non si dovrà indicare il mittente, dal momento che il voto è segreto. Una volta imbucata, il nostro compito sarà concluso e spetterà poi al Consolato conteggiare i voti e inviare i dati in Italia.