Cammino di Santiago, tutti ai “piedi” di Daniela tra un massaggio e una storia

 

È uno dei viaggi spirituali più famosi al mondo, dove pellegrini provenienti da ogni parte del globo si incrociano e insieme percorrono centinaia di chilometri per arrivare al santuario di Santiago di Compostela in Galizia, Spagna. Ognuno con la sua storia, il suo “cammino”, le sue esperienze. Ebbene lungo questo percorso, lo scorso maggio, molte di queste persone hanno incontrato in una delle loro tante tappe, Daniela Castiglione, riflessologa plantare in cammino. Cosa ci faceva una riflessologa plantare lì? Ma naturalmente il suo lavoro. In cambio di un massaggio i camminatori hanno raccontato a Daniela la loro storia, le loro emozioni, regalando una foto o un’impronta grafico-artistica delle piante dei propri piedi.

Perché i piedi raccontano molto di una persona, del suo presente e del suo passato. Come racconta l’ideatrice di questo progetto: «Ogni linea ci parla della sua vita, dei suo gusti, di cosa gli piace fare, di chi è stato e di chi è. Le linee del piede sono una mappa, un intreccio di strade che ‘vengono da’ e ‘vanno verso’, ma sono anche un crocicchio di vie in cui sostare, riflettere, sentire, osservare. Ogni piede è una mappa vivente, un cammino in divenire».

Daniela Castiglione

Specializzata in riflessologia plantare alla Firp (Federazione italiana riflessologi plantari), Daniela è un’insegnante di italiano, storia e geografia, ma soprattutto è una viaggiatrice. La sua passione è da sempre scrivere, in particolare poesie. Ligure di nascita, siciliana di origine, e veneta per residenza, viaggiare e muoversi è stato il fulcro della sua vita. Da alcuni anni ha iniziato a camminare per più o meno lunghi tratti, unendo paesi e città, colline e mare con piccoli sentieri. Con il suo progetto “Ai piedi di Santiago per una riflessologia del cammino” è riuscita a unire le sue grandi passioni: il viaggio, la riflessologia, la scrittura. Il progetto, infatti, prevede la stesura di un libro a cui sta lavorando e che uscirà molto presto.

«L’idea – racconta – si è fatta spazio in me osservando i piedi delle persone che ho massaggiato in questi anni. Il mio progetto-libro è destinato sia ai camminatori che ai riflessologi: un testo che unisca in se diversi piani di lettura e conoscenze, pratiche e poetiche, dal gusto trasversale: parlare cioè di una riflessologia plantare ‘del cammino, dei ‘camminatori’ e per i ‘camminatori’, o meglio, lasciar parlare i piedi, lasciare a loro la parola. E insieme, ascoltare le storie orali dei viandanti, le loro tracce sul cammino».

Daniela Castiglione

E quale opportunità migliore del cammino di Santiago per incontrare e parlare con persone provenienti da ogni parte del mondo? «Si tratta di un cammino lungo, di molti giorni, lento, che mette alla prova, facendo mutare nel suo tragitto, il corpo e la mente stessa del viandante – ci spiega -. E così mi sono chiesta: quali sono le storie dei viaggiatori? E come sono i piedi di un pellegrino? E cosa mi raccontano? E se, come dice il precursore della nostra riflessologia Elipio Zamboni, sedere ai piedi di una persona è un atto di umiltà e amore, mettersi ai piedi di viandanti, che hanno lasciato quasi tutto il superfluo dietro di loro per viaggiare leggeri, è l’umiltà dell’umiltà: l’essenza stessa del gesto. Insomma la cura di un atto d’amore».

Per un mese e poco più, Daniela Castiglione si è messa in cammino partendo dai piedi dei Pirenei e incontrando moltissimi pellegrini lungo il suo tragitto. Soprattutto stranieri. Viaggiatori che si sono fermati con lei in alcuni punti-sosta ospitali che hanno dato precedentemente la loro disponibilità, per effettuare e donare un massaggio o trattamento plantare. Dopo un inizio in sordina, è stata praticamente presa da assalto da centinaia di pellegrini. La voce di un massaggio ai piedi si è ben presto sparsa e in alcuni momenti ha fatto anche fatica a soddisfare tutte le richieste. In cambio per lei nessun compenso economico. Il camminatore ha semplicemente raccontato la sua storia, insieme a una foto o impronta grafico-artistica delle piante dei propri piedi e a dei sorrisi difficilmente dimenticabili.

Daniela Castiglione

Così in poco tempo Daniela ha raccolto storie e immagini, ma soprattutto vite. Nel suo libro, in fase di ultimazione, a parlare saranno proprio i piedi con le loro infinite mappe. Mappe che si sovrapporranno metaforicamente alla via storica del Cammino di Santiago. Ci saranno quindi racconti di vita, emozioni, e risposte al perché a un certo punto si decide di mettersi in cammino sulle vie di Santiago. In forma di breve racconto verranno riuniti gli aneddoti che i camminatori hanno donato all’autrice, ma anche le storie di diverse culture e tradizioni da cui i viandanti provengono. Come quella di un anziano signore irlandese conosciuto lungo il tragitto e che a 80 anni ha deciso, zaino in spalla, di intraprendere questa avventura per una promessa fatta: se avesse raggiunto la cifra prefissata per la raccolta fondi destinata ai bambini di un ospedale oncologico in Irlanda, avrebbe fatto il cammino con indosso la maglietta di questo progetto parlandone alle persone che incontrava.

Daniela Castiglione

Il libro, dunque, sarà una sorta di diario a più voci, correlato da immagini sia degli stessi narratori che delle impronte dei loro piedi dove è riflessa metaforicamente la pianta della loro stessa vita. A livello pratico e più strettamente riflessologico, il volume conterrà una serie di suggerimenti, immagini e mappe plantari che insegnino al camminatore come auto-massaggiarsi, o massaggiare ai suoi compagni di viaggio alcune parti del piede per poter affrontare meglio il cammino, in caso ad esempio di contratture, tendiniti, affaticamento a schiena e spalle, cervicali, o anche solo per un semplice rilassamento al termine della giornata o per uno sprint mattutino. «Un progetto trasversale, a più piani di lettura: da una parte storie e aneddoti curiosi raccontati dagli stessi pellegrini e dall’altra, o meglio insieme all’altra, una lettura metaforica-poetica e un uso concreto della mappa dei piedi dei viandanti – conclude Daniela -. Un libro semplice che ci donerà sia storie che vari spunti su cosa è la riflessologia plantare e su come praticarla da soli o in compagnia anche in situazioni di affaticamento da viaggio».

Per ulteriori informazioni sul progetto di Daniela Catiglione questo è il suo sito: http://aipiedidisantiago.jimdo.com/.

Questa la pagina Fb www.facebook.com/aipiedidisantiago/?fref=ts.

Di Enza Petruzziello