Dal Castello di Moncalieri all’Eremo di San Leonardo al Lago, passando per villa Giustiniani. E ancora chiese, abbazie e una certosa. Per la prima volta 13 gioielli del patrimonio culturale italiano, attualmente chiusi o poco valorizzati, potranno essere gestiti da associazioni no profit. È stato pubblicato il bando per la concessione in uso a privati di beni immobili del demanio culturale dello Stato non aperti alla fruizione pubblica o non adeguatamente valorizzati. “Cultura No Profit” questo è il nome del programma del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. L’obiettivo è la realizzazione di un progetto di gestione degli immobili che ne assicuri la loro conservazione, ne promuova la pubblica fruizione e una loro migliore valorizzazione.

Destinatarie del bando sono associazioni e fondazioni senza scopo di lucro con esperienza almeno quinquennale nella collaborazione alla tutela e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici. La durata della concessione andrà dai sei ai dieci anni e non sarà previsto un rinnovo automatico. Inoltre in caso di inosservanza delle prescrizioni e del programma presentato ci sarà la risoluzione della concessione. Solo in casi eccezionali, ossia se il concessionario si obbliga a eseguire grossi interventi di restauro, ripristino o ristrutturazione, allora la durata della gestione potrà arrivare fino a diciannove anni. Il bando infatti richiede la presentazione di un progetto di restauro e di conservazione programmata, che vada ad individuare gli interventi necessari per assicurare la conservazione dell’immobile. Servirà, dunque, un progetto di valorizzazione dei beni, creando anche sinergie con luoghi della cultura che si trovano nei paraggi. Dal canone di locazione saranno poi detratte le spese per il restauro sostenute dal concessionario.

Una commissione ministeriale valuterà poi i progetti presentati, il prezzo proposto per il biglietto – fermo restando l’obbligo di destinare tutti i proventi alla conservazione e gestione del bene – e la sostenibilità del piano economico. La concessione d’uso potrà essere aggiudicata secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Il progetto di restauro e di conservazione programmata dovrà indicare le misure e gli interventi necessari ad assicurare la conservazione del bene, il preventivo delle spese da sostenere e la tempistica della realizzazione degli interventi.

Gli enti interessati, in possesso dei requisiti indicati nell’avviso pubblico, dovranno presentare la propria proposta, per un massimo di tre siti, entro e non oltre le ore 12.00 del 16 gennaio 2017.

Ecco l’elenco dei 13 beni messi a bando:

– Chiesa di San Pietro ad Oratorium – Capestrano (AQ);

– Chiesa di San Barbaziano – Bologna;

– Castello di Canossa e Museo nazionale “Naborre Campanini” – Canossa (RE);

– Villa Giustiniani- Bassano Romano (VT);

– Certosa di Trisulti – Collepardo (FR);

– Abbazia di Santa Maria di Vezzolano – Albugnano (AT);

– Castello di Moncalieri – Moncalieri (TO);

– Abbazia di Soffena – Castelfranco di Sopra – Piandiscò (AR);

– Eremo di San Leonardo al Lago – Monteriggioni (SI) -;

– Villa Brandi – Vignano (SI);

– Villa del Colle del Cardinale – Perugia;

– Castello Bufalini – San Giustino (PG);

– Villa del Bene -Dolcé (VR) – Loc. Volargne

Per ulteriori informazioni, per visualizzare il bando e prendere visione di tutti i beni a disposizione è possibile collegarsi a questo indirizzo:

http://musei.beniculturali.it/bandi/avviso-pubblico-per-la-concessione-in-uso-di-beni-immobili-statali